La Giornata Internazionale della Donna viene celebrata l’ 8 marzo di ogni anno in tutto il mondo.
Nel 1910, infatti, la Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste decise di istituire una Giornata Internazionale per promuovere l’uguaglianza di genere.
La Giornata della Donna è un’occasione per riflettere sui progressi compiuti dalle donne in tutto il mondo e per riconoscere che ancora c’è molto da fare per raggiungere un’effettiva uguaglianza.
Molte donne in tutto il mondo lottano per ottenere i loro diritti, per essere riconosciute come pari ai loro colleghi maschi e per avere accesso alle stesse opportunità di lavoro, di istruzione e di sviluppo personale.
Questa giornata è anche un’occasione per celebrare la diversità delle donne in tutto il mondo e per sottolineare l’importanza di promuovere l’inclusione e la diversità in ogni aspetto della vita sociale e lavorativa.
Un campo in cui le donne hanno dovuto lottare per essere riconosciute è la politica. Anche se il diritto di voto alle donne è stato conquistato in epoca piuttosto recente, le donne hanno dimostrato di essere altrettanto capaci degli uomini in politica. Tuttavia, le donne continuano ad affrontare difficoltà nell’ottenere posizioni di potere politico e sono spesso sottorappresentate nei governi e nei parlamenti.
Negli ultimi anni, molte donne si sono impegnate per cambiare questa situazione e hanno ottenuto grandi successi. In diversi paesi, le donne sono riuscite a diventare capi di stato o di governo e a promuovere politiche che mirano a migliorare la vita delle donne e delle loro famiglie. Tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare per garantire una rappresentanza equilibrata e per promuovere una maggiore uguaglianza di genere nelle decisioni politiche.
Un campo in cui le donne hanno dovuto lottare maggiormente è stato il mondo del lavoro. Per molto tempo, non è stato permesso loro di accedere ad alcune professioni e sono state discriminate in base al genere. Solo nel corso del XX secolo, le donne sono riuscite a conquistare il diritto di lavorare e di avere una parità di retribuzione rispetto agli uomini. Tuttavia, nonostante i progressi, continuano ad affrontare discriminazioni sul posto di lavoro, come la mancanza di promozioni o di riconoscimenti.
Inoltre, le donne sono spesso costrette a scegliere tra il lavoro e la famiglia. Molti Paesi non offrono sufficienti politiche di conciliazione tra vita professionale e vita privata, come il congedo di maternità pagato, che costringono le donne a rinunciare alle proprie carriere per occuparsi dei propri figli. Questa situazione porta spesso a una disparità di genere nei salari e nei livelli di occupazione.
Le disuguaglianze salariali di genere (c.d. gender pay gap) sono una questione critica che riguarda molte donne in tutto il mondo. Nonostante i grandi progressi compiuti, le donne continuano a essere pagate meno degli uomini per lo stesso lavoro e a essere escluse da molte opportunità di lavoro e di carriera.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), nel 2020 le donne guadagnavano in media il 16% in meno degli uomini a livello globale. Questa disuguaglianza salariale è il risultato di molte ragioni, tra cui la segregazione professionale, la mancanza di opportunità di carriera, la discriminazione di genere e la differenza di retribuzione per il lavoro a tempo parziale e flessibile.
Uno dei fattori principali che contribuiscono alle disuguaglianze salariali di genere è la segregazione professionale. Le donne sono spesso concentrate in settori a basso reddito, come l’assistenza sociale e l’educazione, dove i salari sono generalmente più bassi rispetto a settori ad alta retribuzione come le tecnologie dell’informazione e la finanza.
Inoltre, le donne sono spesso escluse dalle opportunità di carriera, soprattutto in posizioni di leadership e di alta responsabilità. Ciò è spesso dovuto a pregiudizi e stereotipi di genere che considerano le donne meno capaci di gestire ruoli di leadership, nonostante non esista alcuna prova a sostegno di questa teoria.
In alcuni settori, quali ad esempio l’agricoltura in Italia, le donne sono pagate meno degli uomini per lo stesso lavoro, semplicemente perché sono donne. Anche quando lavorano negli stessi ruoli degli uomini, peraltro, possono essere sottoposte a un trattamento discriminatorio che le rende meno competitive nella negoziazione del salario.
Spesso nell’accezione comune, nella stampa e nella pubblicità, questa giornata viene definita Festa della donna, ma è più corretto definirla Giornata Internazionale della Donna per sollecitare la riflessione e anche noi, in qualità di rappresentanti del Consiglio di istituto, abbiamo preferito soprassedere alla consueta distribuzione delle mimose e sottoporvi alcuni spunti di analisi critica.
I rappresentanti d’ Istituto Martina Greco Spanò e Giacomo Gamba
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